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venerdì 12 agosto 2016

Frammenti di...quotidiano!

"...è bene bere solo fino a quando si riesca a rientrare a casa da soli, a meno che non si sia molto vecchi..." (Senofane)
Della stessa opinione Teognide: "...chi sorpassa la misura del bere, non è più padrone della sua lingua né del suo senno..." - che aggiunge - "...io terrò la mia strada nel mezzo e non mi farò convincere né a non bere più né ad ubriacarmi senza misura..."
Grandi estimatori del vino, dunque, gli antichi Greci, ma guai a berlo puro!!!...quella era abitudine dei barbari: "...mischia una parte di acqua e due di vino, riempi le coppe, brinda..." (Alceo)

E le donne? I Romani erano di vedute un po' più larghe in merito alla loro partecipazione ai banchetti: "...giungi tardi, fai che la tua bellezza passi sola al lume delle lampade. In ritardo giungerai più gradita: è gran ruffiana l'arte di farsi attendere. Sei brutta? Han già bevuto: sembrerai più bella, il buio darà velo ai tuoi difetti..." (Ovidio)
"...cinque bicchieri si bevano per Levia, otto per Giustina, quattro per Lica e quattro anche per Lide, e per Ida tre. Tanti bicchieri siano per ciascuna, quante sono le lettere del nome..." (Marziale)
Anche per loro, ad ogni modo, lo stesso monito: "...bevi soltanto finché lo sopporti. Reggano la tua mente e le tue gambe: che tu non veda due al posto di uno! E' orribile veder donna giacere sozza di vino..." (Ovidio)

"...mangiare e bere sono utili a sostentare il corpo..." (Celso)
"...quando offri una cena, ricorda di non far mai mancare la ricotta..." e "...non riporre tutte le tue speranze nell'antipasto! Prima mi rovinavo l'appetito buttandomi sulle sardine sott'olio e i salamini lucani. Ora non lo faccio più..." (Cicerone)
Vi serve una ricettina veloce e stuzzicante? "...rompi pane bianco a cui sia stata tolta la crosta e fanne pezzi più grandi di un boccone. Bagnali nel latte e friggili nell'olio, coprili con miele e servi..." (Apicio)
Questione complessa, poi, lo smaltimento dei rifiuti: "...se esci per le strade di notte, ogni finestra che si apre è una minaccia di morte: tutto quel che puoi fare è augurarti che si limitino a gettare solo il loro vaso da notte..." (Giovenale)

"...il trifoglio spalmato sul viso fa bene alla pelle delle donne..." (Plinio il Vecchio) 
"...grazie alle erbe germaniche, le donne fanno sparire ogni canizie..." - ma ahimè - "...te lo dicevo di smettere di tingerti i capelli. Ormai non hai più nulla da colorare. Una volta li avevi lunghi, ti arrivavano ai fianchi, belli e docili al pettine; eppure, a quali torture li hai sottoposti!..." (Ovidio)
E ancora Ovidio: "...attenzione alla pettinatura: a un viso lungo si adattano una scriminatura e la massima semplicità, a uno rotondo un piccolo nodo sulla fronte per far vedere le orecchie. Quanto ai colori, sappiate che quelli scuri donano alle carnagioni chiare, il bianco alle brune...Prima di tutto l'igiene: ricordate di lavarvi ogni mattina i denti e il viso...sta male spazzolarsi i denti in pubblico" (Ovidio)
Sempre lui: "...il nostro tempo conosce addirittura uomini pettinati..."...se sapesse che ai nostri di tempi alcuni di loro vanno persino dall'estetista!

"...come spesso accade nelle piccole città, gli spettatori si derisero a vicenda scagliandosi insulti e volgarità. Poi passarono alle pietre e, infine, alle armi. I tifosi di Pompei più numerosi, dato che lo spettacolo si svolgeva a casa loro, ebbero la meglio; molti tifosi di Nocera furono riportati a casa mutilati. Non pochi piangevano la morte di un figlio o un padre..." (Tacito). Niente di nuovo sotto il sole...che si tratti di una partita di calcio o di uno spettacolo di gladiatori, le tifoserie violente sono una piaga secolare!

"...e invecchio, sempre molte cose imparando..." (Solone)
Ma certo una tale saggezza non era di tutti: "...cosa di breve durata come un sogno è la giovinezza preziosa; terribile e deforme vecchiaia sul capo a un tratto è sospesa, odiosa insieme e spregevole, che irriconoscibile fa l'uomo e rovina avviluppandoli gli occhi e la mente..." (Mimnermo)

"...amore detta a me che scrivo, che io muoia se voglio diventare un dio senza di te...", "...niente dura per sempre, il Sole si oscura e cala in mare, la Luna nasce piena e poi decresce. E così spesso il male d'amore diventa aura leggera..." (Anonimo). Dai muri dei nostri cavalcavia e delle nostre stazioni alle pareti delle antiche case di Pompei..quando l'amore arriva o se ne fugge, non si può evitare di lasciarne traccia!
E le serenate?...parole magiche capaci di spalancare portoni e spianare la strada agli innamorati: "...chiavistelli, chiavistelli, che piacere salutarvi, io vi amo, vi scongiuro e desidero implorarvi: fate grazia all'amor mio, chiavistelli miei carini, trasformatevi per me in romani ballerini, vi scongiuro, sussultate, consegnatemi il mio amore che mi fa morire e beve tutto il sangue del mio cuore..." (Plauto)

...perchè i miei amici sono stati innanzitutto degli uomini, esattamente come noi, solo un po' prima di noi!

2 commenti:

  1. Questa volta non so commentare....

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    1. Non ce n'è bisogno...basta che tu ti sieda, chiuda gli occhi e immagini di trovarti a passeggiare per le vie dell'antica Atene o della gloriosa Roma, di fermarti a sbirciare all'interno delle botteghe lungo le strade, di chiacchierare con le amiche...perchè la nostra vita non è tanto diversa dalla loro e nella loro possiamo specchiarci ogni giorno!

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