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sabato 27 febbraio 2016

4 buone ragioni per NON partecipare ad un gruppo di lettura

La caratteristica principale di un GdL è innanzitutto il ritrovarsi (in genere con scadenza mensile) per discutere insieme di libri, letti in privato. E qui iniziano i problemi...

1. Sì, perché il libro in gruppo non viene solo "discusso", ma pure "scelto". Così, voi che da sempre amate il fantasy potreste dovervi misurare con un romanzo storico, magari ambientato in un'epoca che non vi ha mai neppure troppo entusiasmato e che vi siete sempre limitati a studiacchiare anche ai tempi della scuola. E voi che avete una predilezione per i grandi russi dell'800? Eccovi lì, a rigirare tra le mani la prima e unica fatica di un autore italiano emergente, che mai e poi mai vi sareste sognati non solo di acquistare, ma neppure di chiedere in prestito in biblioteca.

2. Ma ammettiamo che, per una volta, siate stati fortunati e che il libro votato sia proprio il vostro preferito, quello che vi ha rubato il cuore e sulle cui pagine avete pianto, quello che avete consigliato e regalato a chiunque, per mesi...Natali, compleanni, onomastici, anniversari...tanto che in libreria ad un certo punto hanno cominciato a guardarvi in modo strano.
Ebbene, arriva la grande serata ed ecco che in un attimo...l'incanto svanisce! Sì, perché il vostro adorato capolavoro potrebbe non aver riscontrato il successo che speravate, a qualcuno potrebbe anche non essere piaciuto, qualcun altro potrebbe addirittura demolirvelo in men che non si dica...

3. ...e attenzione!...non semplicemente a suon di "non mi è piaciuto" o "mi aspettavo di più"...no, no, qui si parla di analisi puntuali, condotte in maniera rigorosa e sistematica, sul linguaggio e la sua adeguatezza, sulla costruzione dei personaggi e il modo in cui vengono fatti interagire, sulle tematiche e l'intreccio, e chi più ne ha più ne metta, perché ad un gruppo del genere mica ci si può limitare ad esprimere un generico giudizio di gradimento o disappunto, bisogna pure fare la fatica di motivare e sostenere un'analisi che vada ben oltre le impressioni che la lettura appena terminata ha regalato d'impatto.

4. Così, ormai stremati, vi tocca l'ultima indicibile fatica...quella di uscire da voi stessi, di aprirvi al mondo e di arrendervi ad un "caspita, a questo proprio non avevo pensato!". Perché, se da un lato i commenti di chi ha apprezzato il testo vi consolano e magari vi aiutano anche a dare un nome alle emozioni positive da voi provate, le critiche (purché ovviamente espresse col massimo rispetto!) vi costringono a riconoscere la legittimità di una miriade di altri modi di pensare e sentire, chiedendovi di rinunciare alla sicurezza delle vostre certezze e di rimettervi costantemente in gioco.

Sono stata abbastanza convincente? No?
Meno male! Perché da un gruppo di lettura dovrebbero passare tutti gli amanti dei libri, almeno una volta, per assistere alla magia di vedere quell'"unica identica storia" letta da tutti moltiplicarsi generosamente nelle "infinite differenti storie" che ciascuno ha percepito e restituisce agli altri!

8 commenti:

  1. Ma guarda la pensiamo uguale ih ih ih ih

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    1. Se vuoi provare anche tu, l'invito è sempre valido! ;-)

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  3. Ilaria, sto leggendo ALTAI, sono dentro il libro è pazzesco come ti avvince mi sembra di essere in quei luoghi a quei tempi bene bene bene

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    1. Mi fa davvero piacere! Altai è un gran libro!
      E poi, scusa, dovevo in qualche modo ricambiare un buon suggerimento di lettura con uno altrettanto buono...io qui sono ancora "imprigionata" tra le vie di Napoli...;-)

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