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sabato 20 maggio 2017

Sapori d'estate

Ha fatto caldo in settimana, finalmente...per ben due giorni consecutivi...
...e per ben due giorni ci è sembrato che fosse effettivamente maggio! Un'incursione improvvisa nella bella stagione, che dopo tanto freddo e tanta pioggia ci ha d'un tratto proiettati in un'altra realtà, consentendoci di abbandonare felpe e piumini, spingendoci a camminare con sollievo in quegli spazi d'ombra che fino a qualche ora prima avevamo evitato cercando il lieve tepore di un sole che di tanto in tanto si degnasse di fare, timido, la sua comparsa.

Ho assaggiato le ciliegie, le mie prime ciliegie dell'anno...Non che non fossero da tempo al supermercato, eh...c'erano eccome e ce la mettevano tutta per mostrarsi invitanti, solo che stretta nel mio giaccone molto poco primaverile e con il vento gelido che fuori sferzava indefesso strade e passanti non mi ci ero neppure avvicinata, aspettandomi al contrario di veder comparire dietro le cassette di mele e pere interi cesti di cachi e di castagne!
Erano ancora piccole, solo alcune di un bel rosso scuro e intenso...eppure mi è bastato morderne la polpa soda e far scivolare giù per la gola il loro succo asprigno per sentirmi invadere da un'ondata di sensazioni meravigliose, un vero assaggio d'estate, magica promessa di quella nuova ormai imminente e insieme preziosa memoria di quelle che da bambina parevano durare un'eternità...

Scommetto che, se dico Billy, qualcuno di voi capisce esattamente di cosa sto parlando!
Immediatamente dopo la chiusura delle scuole, le mie estati prendevano ufficialmente il via con il Grest...i giochi in oratorio, i pomeriggi bollenti a rincorrersi nelle gare di Bandiera, le inevitabili sbucciature a ginocchia e gomiti sul cemento dei vari campetti, le lotte per prendere il posto sull'unica altalena, le merende col ghiacciolo offerto dal don...e l'annuale immancabile - sempre uguale, eppure imperdibile - gita a Gardaland! Ovviamente, pranzo al sacco, abbandonato per ore nelle apposite aree pic-nic, che all'arrivo dei pullman si riempivano di montagne di zainetti di ogni forma e colore...se mi concentro, sento ancora il gusto di quel succo d'arancia che, risucchiato con la piccola cannuccia a righe dal brick di cartone, aiutava a trangugiare in tutta fretta i panini imbottiti (e ormai molto schiacciati) che la mamma aveva preparato.

E dopo il Grest, puntuali, le vacanze in montagna...
...e la dolcezza dei lamponi staccati avidamente dai cespugli in giardino e divorati così, subito, giusto il tempo di scacciare qualche formica, per non perdere quel non-so-che di inimitabile che solo i frutti appena colti dagli alberi hanno e che anche un semplice passaggio sotto l'acqua corrente avrebbe irrimediabilmente alterato...
...la morbidezza degli gnocchi che ogni tanto la nonna preparava...non li amavo particolarmente, ma ne ricordo la laboriosa preparazione che da bambina mi affascinava enormemente...il grande piano di lavoro in legno appoggiato sul tavolo della sala da pranzo, le patate fumanti, le mani che impastavano e rigiravano, i serpentelli di pasta ridotti a tocchetti e la forchetta magica che dava forma e impronta...

...e ancora, la freschezza zuccherina dell'anguria che per tanti anni nella nostra famiglia è stata al centro di un vero e proprio rito...Si aspettava che papà avesse smesso di fare il pendolare tra i monti e la pianura, si sceglieva con estrema cura e la si lasciava tutta la notte fuori in un capiente catino pieno d'acqua fredda...al mattino si andava molto presto ad acquistare il pane appena sfornato, profumato e fragrante, si tagliava l'anguria che doveva essere rigorosamente croccante e matura al punto giusto, e si faceva colazione così...
...o la golosità della Saint Honorè che ogni mese di luglio compravamo in pasticceria per festeggiare il compleanno del nonno e il mio, e che non mancava mai di fare la sua comparsa nelle fotografie...4, 7, 10 anni, c'era sempre lei, uguale e invitante, e c'eravamo sempre noi, non proprio così uguali in effetti, ma per fortuna ancora tutti insieme.

Potere straordinario dei sapori...che evocano storie di famiglia e amici lontani, raccontano nostalgie, fanno rivivere i tempi andati...capaci di sprigionare gusti speciali che solo il cuore sa assaporare...

E le vostre...di cosa "sapevano" le vostre estati di bambini?

4 commenti:

  1. Ricordi di mille estati mai dimenticare

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  2. Mi hai fatto venire l'acquolina. .... e una lacrima.

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    1. Dai, un mattino di agosto organizziamo...colazione con pane e anguria!

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