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sabato 5 agosto 2017

In gita con i bambini

Signor Fredricksen: "Avanti Russel! Ti vuoi sbrigare!"
Russel: "Sono stanco...e mi fa male il ginocchio..."
Signor Fredricksen: "Quale ginocchio?"
Russel: "Volevo dire il gomito...e poi mi scappa, devo andare in bagno..."
Signor Fredricksen: "Ti ho chiesto se ti scappava 5 minuti fa!"
Russel: "Beh...non mi scappava prima...non voglio più camminare...ci fermiamo?"
Signor Fredricksen: "Oh per l'amor del cielo, va tra i cespugli e fa quel che devi fare!"

Eh, eh, voi starete sicuramente ridendo, convinti che quella che avete appena letto sia la semplice trascrizione di uno dei più esilaranti dialoghi scritti dai geni della Disney...e invece no...è tutto vero!
Imbarcarsi nell'avventura di una camminata in montagna con i bambini non è mica una cosa da tutti...è una di quelle esperienze da affrontare solo quando si sia ben consapevoli di ciò che si prospetta e, se queste mie parole serviranno a scoraggiare anche solo in parte gli sprovveduti di turno, potrò ritenermi soddisfatta.

Oltre ad allenare il fiato e le gambe, infatti, bisogna essere sicuri di avere una dose abbondantissima (e altrettanto santa!) di pazienza ed essere preparati ad ogni sorta di lamentela...per il caldo, i tafani e le api, le immancabili pipì (ovviamente nei momenti e nei luoghi più sbagliati)...per non parlare della fame e della sete incontenibili, manco si andasse a zonzo per ore nelle sabbie del deserto...e di una stanchezza mai vista prima, almeno finché un fratello o una sorella non decida di fare una gara a chi arriva prima al rifugio, o non compaia un torrente d'acqua gelida, nel quale poter sguazzare in libertà una volta liberatisi di calze e scarponi (stanchezza che, ovviamente, al termine della gita - proprio quando dovrebbe ormai essere arrivata al culmine dell'immaginabile! - si dissolverà appena rientrati in paese e, svoltato l'angolo, apparirà il parco giochi al quale i piccoli cyborg chiederanno immancabilmente di essere accompagnati!).

E non è ancora tutto...perché in gita con i bambini le case hanno facce sorridenti e strambe...le finestre in alto sono occhi semichiusi, ammiccanti, spalancati...mentre i portoni sono bocche che cantano e urlano a squarciagola...

...gli improvvisi mulinelli che sollevano le foglie facendole vorticare indicano chiaramente le minacciosa presenza di un Goblin da cui occorre mettersi in fretta al riparo...(per chi non avesse mai avuto il piacere, un Goblin è un mostriciattolo bavoso e terribilmente aggressivo che, per di più, ha dalla sua il fatto di essere...invisibile!)...

...basta alzare gli occhi al cielo per scorgere elefanti, draghi e mostri nascosti tra le nuvole...o scrutare nel folto del bosco per essere sicuri di aver appena visto uno gnomo nascondersi dietro un tronco, perché la presenza di così tanti ceppi non può che essere la prova sicura dell'esistenza di una nutrita popolazione di nanetti col cappello a punta, che su quei piccoli sedili chissà quante volte si sono seduti!

In gita con i bambini è come essere immersi dentro un grande "gioco di ruolo"...si provano incantesimi, si urlano improbabili formule magiche, ci si trova coinvolti in eroiche battaglie...ogni sasso racchiude un potere misterioso e il sentiero è sempre disseminato di potentissime bacchette travestite da semplici legnetti...

...ogni tanto gli immancabili bastimenti carichi delle mercanzie più strane riempiono prati e vallate di pentole e orsi polari, di bambine che si chiamano Anna e di ciliegie...

...fino a che succede di arrivare in un posto così e di essere necessariamente costretti ad ammettere che i bambini hanno sempre avuto ragione! Sapreste voi, dall'alto della vostra ragionevole età, negare con tutta la sicurezza di cui siete capaci che in un teatro tanto speciale non si svolgano misteriosi consessi notturni di fate o non si organizzino spettacolari concerti per gli abitanti del bosco?

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