È un piacere profondo, addirittura tangibile, per i guerrieri dell'epos
quello di poter versare copiose le proprie lacrime. Perché, ben prima
che lunghe ombre si levassero a oscurarne la dignità, Omero aveva fatto
del pianto un immancabile attributo dei suoi eroi che senza freni e
senza remore si concedevano di abbandonarsi al violento esplodere delle
proprie emozioni...continua su Wall Street International Magazine
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